S.Valentino romantico o passionale?

Posted by Pubblicato da ScenAperta Altomilanese Teatri On 18:40

CANEGRATE e LEGNANO - In occasione della festa di San Valentino, ScenAperta propone due spettacoli incentrati sull'amore e sul rapporto di coppia. “Butterfly” di Teatro Blu sarà in scena al Teatro San Luigi di Canegrate proprio domenica 14 febbraio, alle ore 21, per la rassegna ScenAperta Off. Si esplorerà il lato più romantico e disperato dell'amore attraverso le vicende della famosa Madama Butterfly, impersonata da Silvia Priori, diretta da Kuniaki Ida.
La passione e l'irrazionalità amorosa sono invece oggetto di riflessione per Fabrizio Sinisi, autore di “Gl'innamorati di Goldoni”, che verrà portato sul palco del Teatro Ratti di Legnano martedì 16 febbraio dal Teatro dei Borgia. Inizio ore 21, rassegna ScenAperta Class.

“BUTTERFLY”: tra esotismo e romanticismo

Butterfly è una storia d’ amore giapponese. Una delle storie d'amore più profonde che mai siano state concepite. Amore sensuale, erotico ma sublime. Butterfly è una geisha, un'artista del mondo che fluttua, canta, danza e vi intrattiene.
Il resto è ombra, il resto è segreto.
Teatro Blu racconta la vicenda intima di Butterfly, la sua carica emotiva, la sua purezza, e la sua instancabile attesa in un’ atmosfera esotica. La sua solitudine è l’alcova per sognare il desiderato incontro con il suo amato, una Penelope orientale che tesse le trame di un amore infinito, fedele, devoto, che va oltre se stessa. Cio-cio-san, si veste di speranza e aspetta. Aspetta il ritorno del suo
amato. E’ capace di aspettare e la sua attesa è intrisa di gioia, di ingenue aspettative, di sogni a colori, di incontri che mai avverranno, di abbracci e di desideri. Ha fiducia, ed è convinta che la sua attesa si possa volgere in gioia nel momento in cui il pennacchio di una nave, un fil di fumo, dividerà in due l'orizzonte del mare di Nagasaki. La Butterfly di Teatro Blu è la celebrazione della speranza sul confine fra realtà e illusione, dell’affetto materno fino a giungere all’autoeliminazione per la felicità altrui.
Pinkerton è un ufficiale della marina degli Stati Uniti, che sbarcato a Nagasaki, un po’ per vanità e spirito d'avventura si unisce in matrimonio, secondo le usanze locali, con una geisha quindicenne di nome Cio-Cio-San, termine giapponese che significa Madama (San) Farfalla (Chō), in inglese Butterfly, acquisendo così il diritto di ripudiare la moglie anche dopo un mese. Così infatti avviene, e Pinkerton ritorna in patria abbandonando la giovanissima sposa. Ma questa, forte di un amore ardente e tenace, pur struggendosi nella lunga attesa accanto al bimbo nato da quelle nozze, continua a ripetere a tutti la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell'amato.
Pinkerton infatti ritorna dopo tre anni, ma non da solo: accompagnato da una giovane donna, da lui sposata regolarmente negli Stati Uniti, è venuto a prendersi il bambino, della cui esistenza è stato messo al corrente dal console Sharpless, per portarlo con sé in patria ed educarlo secondo gli usi occidentali. Soltanto di fronte all'evidenza dei fatti Butterfly comprende: la sua grande illusione, la
felicità sognata accanto all'uomo amato, è svanita del tutto. Decide quindi di scomparire dalla scena del mondo, in silenzio, senza clamore.

Rassegna ScenAperta Off

CANEGRATE – Teatro San Luigi, via Volontari della Libertà 3
DOMENICA 14 FEBBRAIO 2016 – ore 21

BUTTERFLY


Narrazione in opera giapponese
da uno studio su “ Madame Butterfly” di David Belasco
con Silvia Priori
e con la partecipazione di:
Kaoru Saito: soprano
Testo di Silvia Priori
Regia di Kuniaki Ida
Collaborazione alla regia di Roberto Gerbolès
Musiche: Robert Gorick - Scene: Luigi Bello
Costumi: Sartoria Bianchi – Milano e Vittoria Papaleo

Ingresso: 
intero 10 euro | ridotto 7 euro
Abbonamento 42 euro
Biglietti in vendita su Vivaticket

“GL'INNAMORATI”: groviglio di passioni e riscrittura sperimentale

Gl'innamorati di Goldoni non è l’attualizzazione dell’omonima commedia scritta da Goldoni nel 1759 né la radicale riscrittura contemporanea. Le differenze fra l’opera originaria e questa nuova commedia, di cui la famiglia Borgia cura la messinscena, sono le stesse che corrono fra l’attualità e la contemporaneità.
Non sono in scena le mode, i vezzi e i costumi del nostro tempo: questi innamorati continuano a darsi del voi, a usarsi una cortesia ancora settecentesca. Ciò che della commedia ancora vibra nel presente è l’amor e come possessione e impazzimento, come conflitto tra l’uomo e la donna, come lotta fra l’essere amato reale e il suo fantasma, che l’amore inevitabilmente produce e proietta. Nel '700 come oggi. Il tutto ambientato in un imprecisato Meridione italiano che, forse molto più del Veneto oggi, si presta a impersonare quelle dinamiche, quelle figure, quei movimenti esistenziali e sociali che Gl’innamorati cercavano di fotografare e conoscere.
Con Gl’innamorati di Goldoni, il Teatro dei Borgia presenta il primo capitolo del Progetto Goldoni, dedicato alla riscrittura contemporanea e meridionale della commedia.
La commedia nel suo senso brutalmente aristotelico: una vicenda che inizia male e finisce bene, in un’oscillazione di cui il Teatro dei Borgia accentua il primo polo: il disastro, il groviglio, il male originale e apparentemente irreversibile.
Fulgenzio ed Eugenia diventano qui non solo due “caratteri” ma due giostre di personaggi, due vere e propri macchine dell’innamoramento, eredi tanto di Goldoni quanto di Heiner Muller e Carmelo Bene.
Come in un moderno Simposio in forma di commedia, Gl’innamorati di Goldoni sono un dibattito amoroso, che fa ridere, piangere, commuovere, immedesimare. I due si allontanano e si riavvicinano, si esplorano, combattono senza un attimo di sosta intorno a quell’insondabile e misterioso precipizio che è l’amore fra esseri umani. Ma è pervaso anche da un’irrazionale, stentorea convinzione: la storia e la vita non possono finire che bene. L’esito positivo inesorabilmente, chissà quando, verrà.

“Per parlare realisticamente dell’amore un linguaggio solo non basta occorrono – mi dicevo lavorando su questo testo – tutti i linguaggi, perché ogni vero amore c’entra con tutto, e niente dell’esperienza gli è estraneo. Così,riscrivendo Gl’innamorati, ho voluto rompere ogni unità linguistica e stilistica dentro l’ingranaggio perfetto e inesorabile del canovaccio goldoniano (la cui struttura rimane invariata), ho provato a far reagire tutti i livelli e le declinazioni del linguaggio: dall’impasto dialettale alla querelle filosofica, dai capitomboli sintattici della commedia dell’art agli endecasillabi rimati della poesia tradizionale. Come accade nelle più avanzata drammaturgie europee (penso, per fare un esempio, a David Grieg), i personaggi si fanno strumento del proprio stesso racconto; la battuta in a parte diventa il modo per moltiplicare i livelli di testo, straniare, creare quelle differenze di potenziale da cui nasce la risata. Lo sperimentalismo di questo testo, certamente folle ma proprio per questo tanto più interessante, è far reagire materiali “alti” (i dialoghi di Platone, la poesia contemporanea) con quelli apparentemente “bassi” della più formidabile commedia del '700, senza per questo sottrarre un solo grammo della sua esplosiva comicità”.
Fabrizio Sinisi


Rassegna ScenAperta Class

LEGNANO – Teatro Sala Ratti, corso Magenta 9
MARTEDì 16 FEBBRAIO 2016 – ore 21


GL'INNAMORATI DI GOLDONI


di Fabrizio Sinisi
con Gianpiero Borgia e Elena Cotugno
Costumi di Giuseppe Avallone
Musiche di Papaceccio mmc
Luci di Pasquale Doronzo
Scene di Elena Cotugno
Foto di scena Raffaella Distaso
Regia di Gianpiero Borgia
Produzione Teatro dei Borgia

Ingresso: 
intero 20 euro | ridotto 16 euro
Abbonamento 3 spettacoli 45 euro
Biglietti in vendita su Vivaticket


Per informazioni e prenotazioni:
0331.1613482 – 329.7775140 - info@scenaperta.org 

I nostri orari:

lun - gio 10 - 13 / 15 -17
ven 10 – 13

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