Sensi di una notte di mezz'estate

Posted by Pubblicato da ScenAperta Altomilanese Teatri On 15:17

ALTOMILANESE - Quest'estate Università degli Studi di Milano, Csbno e Collegio di Milano in collaborazione con ScenAperta e con il patrocinio di Fondazione Cariplo, presentano un progetto che coniuga sensi, teatro e filosofia.
La formula è  Apertivo filosofico + Spettacolo, con ingresso libero e gratuito a tutti gli eventi.
Il testo scelto è "Sogno di una notte di mezz'estate", riscritto e riadattato per l'occasione da Maddalena Mazzocut-Mis, docente di Estetica dello Spettacolo all'Università degli Studi di Milano.
Le date: 5, 6, 7, 10, 11, 13 giugno, ore 19.30 nelle Biblioteche di Bollate, Rho, Paderno Dugnano, Busto Garolfo, Nerviano e Legnano. La regia dello spettacolo, che ha riscosso un buon consenso di pubblico nelle date milanesi a Teatro i, è di Paolo Bignamini.
(Clicca qui per il programma completo dell'iniziativa)

BIBLIOTECHE - Bollate, Rho, Paderno Dugnano, Busto Garolfo, Nerviano, Legnano
Dal 5 al 13 giugno 2013
Inizio ore 19.30

UN SOGNO (A MIDSUMMER NIGHT'S DREAM)

da William Shakespeare - drammaturgia di Maddalena Mazzocut-Mis
con Manuele Colamedici, Federica D’Angelo, Paola Vincenzi
scene e aiuto regia Francesca Barattini
assistente Shantala Faccinetto, fotografie Stefania Ciocca
grafica Daniela Ferrario, organizzazione Carlo Grassi
regia di Paolo Bignamini
progetto realizzato con la collaborazione
di Michele Bertolini, Pietro Conte, Claudio Rozzoni, Sara Sivelli

In scena tre attori al servizio di una riscrittura del testo shakespeariano che tenterà d’indagare la metateatralità estrema della drammaturgia insieme al risvolto più disilluso e amaro delle relazioni amorose. Cosa resta del sogno al netto dell’inganno dei sensi? Una goffa rappresentazione tragica, che ci fa ridere di un riso amaro e definitivo. Agli ordini di un Puck rivisitato in chiave romagnola, un Mazapegul che dirige un set di quart’ordine, due improbabili attori di b-movie interpretano tutti i ruoli del Sogno. Dal “camerino metafisico” dove prendono forma e vita i personaggi, si monta e si smonta un intricato intreccio imperniato sulla dolorosa storia d’amore di Ermia e Lisandro, sulla loro coazione a ripetere il crudele rapporto di vittima e carnefice che li avvince e li separa. Così, con Elena e Demetrio, con una fata e un muro antropomorfi, con oggetti eterei che ci portano in un’atmosfera sospesa e ingannatrice, il dispettoso Mazapegul tesse la quotidiana trama di uno spettacolo dell’uomo e dei sentimenti che rimanda a oltranza il suo compimento e lascia in bocca l’amaro sapore dell’insoddisfazione.
 


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