Rinascimento 2.0...13

Posted by Pubblicato da ScenAperta Altomilanese Teatri On 11:44


Vogliamo un teatro che sappia raccontarci qualcosa che ci riguarda: riflettere sul nostro tempo non vuol dire soltanto parlare di attualità ma nemmeno scappare della realtà. la nuova stagione di ScenAperta prova a guardare negli occhi il mondo che ci circonda. le cose accadono, i fatti ci investono: brucia il ricordo della recente scomparsa di laura prati, alla memoria della quale questa stagione teatrale è dedicata. Anche per lei, cerchiamo un teatro che ci aiuti a leggere la realtà. Certo non si può delegare alla cultura anche il peso e la responsabilità del sociale ma la cultura è già “sociale” nel suo essere proposta alla comunità, nel costituirla e animarla, nella sua azione e relazione politica. è giunto forse il momento di cambiare, di un “ritorno a un nuovo Rinascimento”. Allora il teatro per pochi, rappresentato nelle corti, uscì alla ricerca di nuovi spazi, in uno slancio di apertura alla società, ad ogni classe, nella nuova dimensione della città ideale. ora, in una pervicace crisi che continuiamo a dire economica, ma che è sociale, morale e delle istituzioni, proviamo ad uscire dallo schiacciamento per riscoprire la “prospettiva”: una nuova visione del vivere la comunità che può trovare nel fare teatro e cultura la dignità e il senso civico di convivenza, tesa alla ricerca di nuovi modi di intendere la dimensione culturale urbana. ScenAperta, per questo, vuole accogliere e proporre anche teatro civile e teatro d'arte sociale, in una stagione costellata della presenza di grandi registi (Roberta Torre, Federico Tiezzi, Virginio liberti, tra gli altri), di autori classici e contemporanei (da Shakespeare a pirandello a Büchner), di ospitalità prestigiose e produzioni del nostro circuito.

ScenAperta cerca anche nuovi modelli di intersezione fra le realtà culturali del territorio che la ospita e con il quale, insieme, evolve. la collaborazione stabile avviata con il Consorzio Bibliotecario del Nord ovest segna la nuova forma, cerca di aprire il progetto e l'azione per costruire un nuovo sistema culturale interurbano e dinamico. Noi, cittadini, che non possiamo più essere qui solo spettatori, diventiamo pubblico attivo, con una responsabilità: partecipare.


Paolo Bignamini, Carlo Grassi, direzione ScenAperta




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